FraGolose Love Story – Storia d’Amore e Fragole

Un piccolo cuore rosso che racchiude una grande dolcezza: quella della Fragola è una grande storia d’amore che ha accompagnato il cammino dell’uomo attraverso i secoli.

Reperti di fossili preistorici rinvenuti nelle grotte dell’Europa centro-occidentale provano come già i nostri antenati cacciatori-raccoglitori fossero ghiotti di Fragole selvatiche. Dopo l’invenzione della scrittura, numerosi testi antichi ne hanno parlato: nella Bibbia, nelle favole mitologiche e in alcuni dei più antichi trattati di medicina e botanica, si trovano elogi e menzioni di questo prelibato frutto.

Apprezzate anche nella Grecia Antica, erano allora conosciute come frutti selvatici che crescevano spontaneamente nelle zone boschive. Sembra che le Fragole fossero particolarmente amate anche dai Romani che le battezzarono “Fragaria Vesca”, la cui traduzione “Fragrante Morbida” è prova del fatto che già da allora venissero apprezzate per il profumo inebriante e per la tenerezza della polpa.

Considerate i frutti afrodisiaci per eccellenza, venivano consumate soprattutto in occasione delle feste in onore di Adone. È la stessa mitologia, infatti, a legare a doppio filo Fragole e Amore: si racconta che Marte fosse geloso dell’amore di Venere per il bellissimo Adone. Si trasformò quindi in cinghiale e lo uccise durante una battuta di caccia. Le lacrime della Dea dell’amore cadute sulla terra dopo la morte del suo amato si sarebbero trasformate in piccoli cuori rossi, dando origine ai dolci frutti.

Durante il Medioevo, le fragole mantennero l’etichetta di frutto afrodisiaco e per questo considerate simbolo di peccato e tentazione, fama che si è in parte conservata fino ai giorni nostri. Tuttavia, durante la stessa epoca vennero spesso utilizzate anche come medicina particolare contro il “mal d’amore”: ribattezzate “frutti cuore”, venivano prescritte agli amanti disperati, in quanto cibo capace di placare le passioni.

Nel XVII secolo conobbero grande fama alla corte del Re Sole. Luigi XIV nutriva una grande passione per le Fragole, tanto che ordinò ai suoi giardinieri di coltivarle anche nelle aiuole di Versailles. Nei grandi saloni della reggia, i frutti di Venere erano spesso protagonisti nei giochetti amorosi delle dame di corte: durante le feste, offrirne una coppa guarnita di zucchero e panna era considerato un esplicito invito per il cavaliere prescelto.

Anche la passione di Shakespeare era ben nota: “la fragola, che cresce sotto l’ortica, rappresenta l’eccezione più bella alla regola, poiché innocenza e fragranza sono i suoi nomi. Essa è cibo da fate”. Così scriveva il Bardo Immortale riferendosi al suo frutto preferito.

Protagonista della vita mondana nella Parigi di fine ‘700, la bellissima e vezzosa nobildonna Madame Tallien, era solita fare il bagno in una vasca con almeno dieci chili di fragole, per curare la sua splendida pelle e mantenerla candida e morbida. A quanto si racconta il frutto di Venere era il suo unico segreto, da cui aveva ricevuto i doni della Dea: salute, giovinezza e una bellezza a cui nessun uomo sapeva resistere.

Nel XIX secolo, la fragola venne usata per descrivere la bocca di una donna dal celebre poeta “maledetto” Charles Baudelaire, nella poesia “La metamorfosi del vampiro” inclusa nella raccolta “I Fiori del Male”. L’opera venne immediatamente censurata perché la poetica e i temi trattati fecero scandalo, ma oggi è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale.

Attraverso le epoche arriviamo all’inizio del secolo scorso, quando l’aperitivo “Fragole e Champagne” divenne in poco tempo uno dei classici del romanticismo, l’apertura ideale per una cena “tête-à-tête”. Un abbinamento evergreen che resiste ancora oggi in tutti i manuali di seduzione.

Avvicinandoci ai nostri giorni, non possiamo non ricordare le Fragole protagoniste di una delle scene più hot di “Nove Settimane e Mezzo”, film cult degli anni ’80 che fece scalpore e lanciò le carriere di due sex-symbol del periodo come Mickey Rourke e Kim Basinger.

La fama delle Fragole come frutto afrodisiaco, alimentata dalla dolcezza, dal colore rosso acceso e dalla forma a cuore ha attraversato inalterata i secoli giungendo fino ai giorni nostri.

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